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Volo in Ritardo obbliga Ryanair a risarcire passeggeri vittima di scioperi dell'equipaggio

venerdì 13 novembre 2020

I tribunali di tutta Europa sono giunti a questa conclusione dopo aver ascoltato numerosi casi di cancellazione di voli causati da scioperi di piloti e personale di cabina di Ryanair.

Nel corso degli anni in tutta Europa, i pagamenti di compensazioni dovute ad azioni sindacali sono stati spesso terreno di scontro tra consumatori e compagnie aeree. Il regolamento UE sui diritti dei passeggeri stabilisce che il viaggiatore ha diritto a un risarcimento da parte della compagnia aerea in caso di cancellazione del volo e di ritardi superiori a tre ore, a meno che gli inconvenienti siano legati a cause straordinarie. Ryanair ha spesso fatto notizia per le condizioni di lavoro che i suoi dipendenti non considerano eque e ha quindi dovuto affrontare diversi casi di scioperi dell'equipaggio nei diversi stati europei, che hanno portato a un numero enorme di cancellazioni di voli. Ryanair ha rifiutato sistematicamente di riconoscere la propria responsabilità per il mancato servizio ai clienti e ha negato ogni richiesta di compensazione economica legata a scioperi. Volo-in-Ritardo.it ha intrapreso molteplici azioni legali per conto dei suoi clienti, al fine di garantire che i passeggeri ricevano finalmente il risarcimento a cui hanno diritto. Dopo numerose udienze, vari tribunali hanno ora rafforzato i diritti dei viaggiatori nell'Unione europea, ritenendo Ryanair responsabile degli scioperi dell'equipaggio e affermando che i passeggeri interessati hanno diritto a un risarcimento per le cancellazioni che ne derivano.

Ryanair a terra

1,5 milioni di passeggeri colpiti da scioperi del personale

Il 2018 è stato caratterizzato da scioperi del personale di bordo e dei piloti Ryanair. Mesi di trattative per migliorare le condizioni di lavoro hanno portato a nuove ondate di scioperi, soprattutto durante le vacanze estive, da luglio a settembre. Molti passeggeri sono stati colpiti dalle migliaia di cancellazioni in tutta Europa e hanno tentato senza successo di ottenere un risarcimento finanziario dal vettore irlandese. "Secondo i nostri calcoli, circa 1,5 milioni di passeggeri hanno subito cancellazioni dovute a scioperi del personale, e Ryanair ha sistematicamente rifiutato di pagare le compensazioni in denaro per questo motivo. Poiché queste richieste di risarcimento possono essere presentate in Italia anche due anni dopo la data del volo, il numero di passeggeri che ci chiede aiuto è in costante aumento. In totale, Ryanair deve a questi passeggeri più di 468 milioni di euro di risarcimento", afferma Tom van Bokhoven, AD di Volo-in-Ritardo.it, sito specializzato in diritti dei passeggeri del trasporto aereo.

Ryanair non ha mostrato alcuna comprensione

Per sottolineare quanto sia chiara la situazione giuridica, il team di Volo in Ritardo ha stilato un calendario dettagliato con tutti gli eventi relativi agli scioperi Ryanair del 2018. Nel corso di diverse tornate di trattative con la compagnia aerea, vari sindacati europei hanno chiesto un miglioramento delle condizioni di lavoro per i piloti e il personale di bordo. Ryanair ha fatto sapere fin dall'inizio che ora "si adeguerà alle ridicole richieste" dei piloti. Michael 'O Leary, AD di Ryanair, ha dichiarato che preferirebbe vedere scioperi e interruzioni dei servizi, piuttosto che minare la produttività della compagnia aerea.

Il malcontento del personale di Ryanair era già emerso un anno prima, quando, secondo diversi resoconti dei media, 700 piloti avevano lasciato Ryanair lamentandosi dell'ambiente di lavoro sempre più negativo. Questo ha portato, a scapito di tutti i passeggeri, ad un aumento dei problemi all'interno della compagnia. Tuttavia, le richieste del personale di Ryanair non sembravano così inverosimili. "I piloti della compagnia aerea chiedevano infatti solo ciò che era stato a lungo la norma nell'industria del trasporto aereo, così come in qualsiasi altro settore. Invece di utilizzare tecniche vessatorie descritte dai dipendenti Ryanair come mobbing, procedure disciplinari illegittime ed eccessive pressioni psicologiche sui membri dell'equipaggio, il vettore irlandese dovrebbe adottare gli standard stabiliti dalle compagnie aeree concorrenti e ai piloti dovrebbe essere fornita assistenza legale nella negoziazione di tutti i loro contratti", ha detto Tom van Bokhoven di Volo in Ritardo. In cambio, i piloti di Ryanair si sono offerti di rinunciare a parte delle loro ferie per risolvere i problemi esistenti nella compagnia aerea. Le richieste del personale di bordo colpiscono in modo particolare. Non pretendevano altro che uno stipendio equo e contratti basati sulle leggi del paese in cui sono impiegati, invece che sulla legge irlandese.

È stato necessario l'intervento della Commissione Europea

Tutte queste richieste sono cadute nel vuoto a Ryanair, che, secondo i sindacati FILT CGIL E UILT, non ha fatto passi avanti nemmeno dopo più di 9 mesi di trattative, ma si sono visti addirittura "numerosi punti che risultano peggiorativi dello status quo e della normativa nazionale di riferimento". La compagnia aerea ha giustificato questa situazione affermando che tutti i contratti di lavoro sono negoziati e conclusi secondo la legge irlandese. Questo è stato un punto di grande contesa, in quanto in particolare i piloti erano favorevoli a contratti conformi alla legge locale. In una comunicato del settembre 2018, la Commissione europea è dovuta infine intervenire. Ha così chiarito che la legge che regola i contratti non è determinata dalla sede della compagnia aerea, ma dalla residenza del dipendente interessato. Il Commissario europeo Marianne Thyssen ha ribadito ancora una volta che i dipendenti non devono lottare per i loro diritti e ha invitato Ryanair a ricordare che il successo implica una grande responsabilità. Riteniamo che, sulla base delle dichiarazioni della Commissione Europea e delle nostre ricerche su quanto accaduto tra Ryanair e i suoi dipendenti, la situazione legale sia chiara. I mesi di trattative e le nostre azioni legali contro la compagnia aerea, che spesso richiedono fino a un anno, non dovrebbero essere necessari. Poiché Ryanair si rifiuta da tempo di applicare la legislazione UE in vigore, deve assumersi la piena responsabilità degli scioperi del proprio staff", afferma van Bokhoven. Volo in Ritardo accoglie quindi con favore la decisione dei tribunali di schierarsi dalla parte dei consumatori e di concedere un risarcimento per gli scioperi in questione ed esorta tutti i passeggeri interessati a presentare un reclamo contro la compagnia aerea e a far valere i propri diritti.

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