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Prende l'aereo sbagliato e si ritrova a San Francisco: l'incredibile storia di Lucie

martedì 9 maggio 2017


Solo due settimane fa, la passeggera Lucie Bahetoukilae doveva viaggiare dall'aeroporto americano di Newark, in New Jersey, per arrivare a Parigi Charles de Gaulle con un volo della United Airlines. Nessuno le aveva comunicato però che il suo viaggio avrebbe avuto un finale surreale.

Dopo essersi recata al gate indicato sulla sua carta d'imbarco e dopo che l'agente di terra l'ha lasciata salire sul volo controllando il suo biglietto, la signora si ritrova un altro passeggero seduto al suo posto. Insospettita, chiede all'assistente di volo spiegazioni, mostrando il posto indicato sulla carta d'imbarco, con il risultato di venire fatta sedere in un altro posto libero dell'aereo. Solo dopo aver volato quasi 5000 chilometri ed essere atterrata, Lucie capisce che qualcosa era andato storto: non era arrivata nella capitale francese, ma la sua destinazione finale era diventata San Francisco.

Questa situazione paradossale si spiega con il fatto che il numero d'imbarco del volo della United Airlines per Parigi era stato cambiato pochi minuti prima della partenza e la passeggera, parlando solo il francese, non aveva capito le informazioni annunciate in inglese dall'altoparlante aeroportuale. Assodata l'ingenuità della passeggera, tuttavia, non si deve dimenticare come per ben due volte, il controllore di terra prima e l'hostess di bordo poi, non si siano accorti della destinazione sbagliata indicata sulla carta d'imbarco ed abbiano permesso alla passeggera di volare verso un luogo completamente diverso da quello prenotato.

La compagnia aerea United Airlines, ormai da più di un mese nelle prime pagine dei giornali per vari episodi tra cui il caso di overbooking del dottore David Bao, rimosso con violenza dal volo per far posto al personale di bordo, si è scusata pubblicamente con la passeggera francese ed ha provveduto ad imbarcarla nel primo volo San Francisco-Parigi, facendola così arrivare a destinazione dopo 28 ore complessive di viaggio, di cui undici sono state le ore d'attesa nell'aeroporto sbagliato, non previsto nell'itinerario iniziale.

La cosa che più stupisce di questa incredibile storia, oltre al fatto che un volo previsto di sette ore e mezza sia diventato un interminabile viaggio di oltre un giorno, è la facilità con cui la passeggera abbia potuto imbarcarsi su un volo diverso da quello da lei prenotato e che le misure di sicurezza siano venute a mancare in un periodo come quello attuale, in cui c'è una grande attenzione per prevenire possibili attentati.

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