Passenger 750

Diritti dei passeggeri: richiesta la sospensione della regola "no-show"

giovedì 27 dicembre 2018

Acquisti un volo completo, comprensivo di andata e ritorno, ma non ti è possibile salire a bordo del volo di andata. Questo non blocca il tuo viaggio, a modo tuo raggiungi la tua destinazione e ti godi la tua vacanza o la tua "gita" lavorativa, quindi, al tempo dovuto, ti presenti in aeroporto per tornare a casa e ususfruire del ritorno del volo acquistato. Al momento del check-in, però, scopri che le cose non andranno esattamente come pronosticavi perchè la compagnia aerea non ti permette di salire a bordo dell'aereo: rientri nella regola "no-show", non ti sei imbarcato sul volo di andata e non puoi usufruire del ritorno. ​

Cos'è la No-show rule

La No show rule ー che si potrebbe tradurre in italiano con "la regola del non presentarsi" ー è una clausola tariffaria inserita da ogni compagnia aerea nel contratto del biglietto, in base alla quale se un passeggero non si presenta all’imbarco del volo di andata o, in caso di biglietto multi-tratta, del volo precedente, viene cancellata la sua prenotazione per la tratta di ritorno, o successiva, prevista dal biglietto acquistato. Perciò al passeggero che non vuole rinunciarvi non resta che acquistare un altro biglietto per lo stesso volo o pagare una franchigia molto alta.

I precedenti in Italia: le compagnie aeree costrette a pagare

In Italia abbiamo assistito a moltissimi casi di richieste di rimborso e proteste da parte di passeggeri non ammessi sul volo per il quale avevano un biglietto valido. L'Autorità garante del commercio e del mercato, sebbene consideri questa norma legittima, ha indotto sanzioni importanti a vettori come Alitalia, British Airways e Etihad Airways, Iberia o Lufthansa, per la mancanza di un'adeguata comunicazione della regola ai propri passeggeri al momento dell'acquisto o nel contratto del biglietto.

un passeggero che ha perso l'aereo

La procedura di conferma prevista dalle condizioni generali

Leggendo le condizioni generali della regola no-show, sembra che ci sia un modo per il passeggero di salire a bordo del suo volo di ritorno: il passeggero deve comunicare alla compagnia aerea che, nonostante non abbia usufruito del viaggio di andata, o del primo volo di un biglietto multitratta, vuole usufruire del ritorno, o del volo conseguente. Probabilmente è bene anche specificare che tale comunicazione deve avvenire entro le 24 successive al volo perso. 

Gli utlimi sviluppi: la richiesta di sospensione da parte Commissione europea

Secondo gli ultimi sviluppi, le associazioni dei consumatori hanno deciso congiuntamente di chiedere di mettere fine a questa pratica sleale. Monique Goyens, direttrice del Centro europeo consumatori (CEC) ha dichiarato: "Il passeggero ha pagato i biglietti e si aspetta quindi di poterli utilizzare. Potreste aver perso il vostro volo di andata, o trovato un modo più comodo per raggiungere la vostra destinazione, non ci sono scuse per le compagnie aeree per cancellare il vostro volo di ritorno". 

Recentemente, un passeggero della Brussels Airlines ha dovuto pagare 2000 euro per poter prendere il suo volo di ritorno. Con Air France, prendere il resto del viaggio in caso di no-show può costare tra 125 e 500 euro. Il CEC chiede alle associazioni nazionali dei consumatori di esaminare la regola del "no show" nei rispettivi Paesi e di condurre un'indagine. Il CEC ha già scritto alla Commissione europea per vietare questa pratica. Tuttavia, va notato che sono trascorsi cinque anni da quando è stato bloccato qualsiasi tentativo di riformare i diritti dei passeggeri a livello UE. Le associazioni dei consumatori olandesi e greche hanno già avviato procedimenti giudiziari contro KLM. L'associazione britannica Which? ha anche scritto più lettere a diverse compagnie aeree come Air France, Emirates, Qatar Airways, British Airways, Singapore Airlines o KLM. L'associazione belga dei consumatori, Test Aankoop/Test Achats, ha preso il comando contro Brussels Airlines nel 2017 e l'azione legale è tutt'ora in corso.

Possiamo solo sperare che questo diritto venga aggiunto al Regolamento europeo che tutela chi usa il mezzo aereo per spostarsi.


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