
Parlamento Europeo in prima linea per difendere i diritti dei passeggeri
mercoledì 18 giugno 2025
Il Parlamento Europeo ha duramente criticato la proposta del Consiglio Europeo di togliere ai passeggeri aerei i loro diritti, definendola un tradimento nei confronti dei viaggiatori, inaccettabile e impossibile da giustificare davanti al pubblico. Durante un acceso dibattito durato un’ora, gli eurodeputati hanno denunciato l’influenza delle lobby e delle grandi compagnie aeree, sottolineando che non si deve permettere loro di dettare le regole.
Diritti dei passeggeri aerei a rischio: cosa prevede la proposta del Consiglio UE?
Il 5 giugno 2025, il Consiglio Europeo ha approvato una proposta molto controversa per rivedere il regolamento EU261, la normativa che da oltre vent’anni tutela i diritti dei passeggeri aerei nell’Unione Europea. Le modifiche proposte favoriscono fortemente gli interessi delle compagnie aeree, riducendo invece le protezioni fondamentali per i viaggiatori.
Secondo la bozza del Consiglio, le regole per il risarcimento diventerebbero molto più restrittive, escludendo potenzialmente fino al 60% dei passeggeri attualmente coperti dalla normativa vigente. I cambiamenti più preoccupanti riguardano:
- L’aumento della soglia di ritardo per poter chiedere il risarcimento, che passerebbe da 3 ore a 4 o addirittura 6, a seconda della distanza del volo.
- La riduzione degli importi dei risarcimenti, rendendo più difficile per i passeggeri ottenere un rimborso equo per ritardi e disagi.
Distanza | Risarcimento - EU261 | Risarcimento - proposta del Consiglio UE |
Fino a 1,500 km | 250 € dopo 3 ore di ritardo | 300 € dopo 4 ore di ritardo |
Tra 1,500 km e 3,500 km | 400 € dopo 3 ore di ritardo | 300 € dopo 4 ore di ritardo |
Oltre 3,500 km nell’UE | 400 € dopo 3 ore di ritardo | 500 € dopo 6 ore di ritardo |
Oltre 3,500 km fuori dall’UE | 600 € dopo 3 ore di ritardo | 500 € dopo 6 ore di ritardo |
Il Parlamento Europeo prende posizione
Il 17 giugno il Parlamento europeo ha reagito per la prima volta alla proposta del Consiglio UE, e lo ha fatto con toni molto chiari. Come ha fatto notare un eurodeputato negli ultimi minuti del dibattito, raramente l’aula si è mostrata così compatta: ridurre i diritti dei passeggeri è inaccettabile, e il Parlamento è deciso a contrastare ogni tentativo in questa direzione.
Le critiche si sono concentrate soprattutto su alcune modifiche considerate particolarmente gravi: l’idea di alzare da tre a quattro o sei ore la soglia di ritardo per ricevere un rimborso, la riduzione degli importi dei risarcimenti, l’uso di cavilli per evitare i pagamenti e la normalizzazione dei supplementi per il bagaglio.
Durante il dibattito, non sono mancati toni forti: alcuni deputati, come Roman Haider e Rosa Serrano Sierra, hanno parlato apertamente di “tradimento”. Altri, come Jan-Christoph Oetjen e Oihane Agirregoitia Martínez, hanno definito la proposta un attacco diretto ai diritti dei viaggiatori. Ernő Schaller-Baross ha accusato le compagnie aeree di essersi tirate indietro dalle proprie responsabilità fin dai tempi della pandemia, mentre Serrano Sierra ha ribadito che il piano è “inaccettabile e incomprensibile per i cittadini europei”. Ana Miranda Paz ha espresso una preoccupazione condivisa da molti: il timore che le lobby delle grandi compagnie stiano ormai influenzando troppo le decisioni dell’UE, a scapito dei passeggeri.
Già la scorsa settimana diverse associazioni di consumatori, tra cui il BEUC, avevano espresso forti critiche alla proposta. Ora il Parlamento sembra allinearsi con quella posizione. “Ma la battaglia è ancora aperta”, avverte Tom van Bokhoven di Volo-In-Ritardo.it. “Le lobby delle compagnie aeree stanno facendo pressioni costanti, sostenendo addirittura che i passeggeri godano ancora di troppi diritti. Quando arriverà il momento del voto, il Parlamento dovrà mantenere la propria posizione.”
Il voto ufficiale sulla proposta è previsto per settembre.
Firma la petizione e #SalvaIDirittiDeiPasseggeri
La posizione del Consiglio rappresenta un netto passo indietro per i diritti dei passeggeri, mettendo i profitti delle compagnie aeree davanti alla tutela dei consumatori. Nonostante le voci positive e a favore dei viaggiatori provenienti dal Parlamento, la battaglia è tutt’altro che conclusa. Il voto finale sulla proposta è previsto per settembre e, se approvata così com’è, metterebbe seriamente a rischio i diritti di milioni di passeggeri europei.
In risposta a questo, l’Associazione per la Difesa dei Diritti dei Passeggeri (APRA) ha lanciato una petizione che invita i legislatori dell’UE a respingere la proposta del Consiglio e a difendere tutele forti e applicabili per i viaggiatori. Finora, circa 40.000 persone hanno già firmato in sostegno di un trattamento equo e di risarcimenti concreti.
Unisciti alla battaglia per difendere i tuoi diritti: firma la petizione oggi stesso!



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