Voucher o rimborso in denaro?

giovedì 4 giugno 2020

Molte compagnie aeree sono ormai vere esperte nel campo della (non) compensazione. Ricorrono infatti a vari espedienti per evitare di risarcire i passeggeri in seguito al disagio di un volo in ritardo o cancellato. Uno dei metodi più comuni è quello di offrire semplicemente dei voucher - che potranno poi essere riscattati per altri voli con la stessa compagnia aerea. In questo articolo vedremo perché secondo noi conviene invece pretendere il denaro.

E se preferissi richiedere il tuo risarcimento direttamente, tramite il nostro Claim Calculator, potrai scoprire subito e gratuitamente quanto ti spetta:

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Occorre prima di tutto distinguere i due tipi di crediti che possiamo vantare in genere nei confronti di una compagnia aerea: il rimborso, che corrisponde alla restituzione dell'importo speso per il biglietto, e la compensazione pecuniaria o risarcimento, cioè una somma extra, indipendente dal costo del biglietto.

Voucher o rimborso in caso di ritardo o cancellazione del volo?

Voucher vs rimborso in denaro

In caso di cancellazione del volo da parte della compagnia aerea, secondo le regole europee in materia, i passeggeri hanno diritto al rimborso integrale del costo del biglietto. Il motivo per cui il volo non è stato effettuato è irrilevante. Quindi, anche se la compagnia giustifica il tutto come frutto di circostanze eccezionali (ad es. maltempo), hai comunque diritto a un rimborso.

Molti vettori offrono poi dei voucher, soprattutto in questo periodo. Ciò significa che non avrai indietro il denaro speso per il biglietto, ma riceverai al suo posto un buono per lo stesso valore dell'importo pagato. Potrai quindi presentare questo voucher alla stessa compagnia aerea per un volo futuro. Ma attenzione: questi buoni sono solitamente validi solo per un tempo limitato. Inoltre, i voli in un diverso periodo potrebbero essere più costosi e naturalmente sarai tu a dover pagare la differenza tra il voucher e il costo del nuovo biglietto.

Qual è il vantaggio per le compagnie?

Spiegato molto semplicemente, se accetti un voucher, il tuo denaro rimane alla compagnia aerea. Questa potrà quindi utilizzarlo come crede, perché legalmente hai ricevuto una compensazione per il disagio causato dal tuo volo. E se poi, tu prenotassi un nuovo volo più costoso di quello originale, la compagnia aerea guadagnerà addirittura del denaro dalla cancellazione, ottenendo un vantaggio economico!

Oppure in un altro caso, potresti far passare la scadenza del buono prima di riscattarlo o non riscattarlo affatto. Così avresti pagato alla compagnia centinaia di euro senza neanche aver mai viaggiato. In poche parole, in questo modo le compagnie aeree scommettono senza correre mai il rischio di perdere, perché i soldi in gioco sono i tuoi!

In Italia le compagnie possono rimborsare tramite voucher?

Con le misure di contrasto all'epidemia di coronavirus, il Governo italiano ha autorizzato i vettori aerei a offrire come unica opzione per il rimborso i voucher, mentre molti altri governi europei hanno solamente sostenuto questa politica attraverso dichiarazioni, ma senza agevolarla attivamente. La Commissione europea non ha tardato a ricordare al nostro governo che l'obbligo dei voucher costituisce una violazione dei diritti dei passeggeri.

Dopo 15 giorni di silenzio ufficiale, non sono stati né il Consiglio dei Ministri, né il Parlamento a recepire il richiamo di Bruxelles, bensì l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che il 28 maggio scorso ha segnalato a Camere e Governo l’art 88-bis del cosiddetto decreto Cura Italia, che considera l'obbligo di rimborso assolto tramite l'emissione del voucher e non richiede alcuna forma di accettazione da parte del destinatario, cioè il passeggero. All'interno della comunicazione, il Garante fa sapere che "interverrà per assicurare la corretta applicazione delle disposizioni di fonte comunitaria (ossia il Regolamento CE 261/2004, ndr) disapplicando la normativa nazionale con esse contrastanti", nel caso la legge nazionale non venga modificata. Questo è sicuramente un forte segnale a sostegno di un diritto che Volo in Ritardo ribadisce fin dall'inizio in più casi.

Cosa posso fare se non voglio un voucher?

Non demordere. Dal punto di vista legale, sei tu a dover decidere se preferisci un voucher o i soldi come rimborso per il tuo biglietto aereo. Questo perché, nonostante sia attualmente valida la norma del decreto Cura Italia, quella europea - che lascia la scelta al passeggero - ha più forza. Le compagnie aeree spesso sostengono che si ha diritto a un solo voucher, ma questa è la loro campana. E se il Governo italiano ha tenuto le parti delle compagnie aeree finora, come abbiamo appena visto, l'Europa ha riaffermato invece questo diritto nel marzo e nel maggio 2020 tramite il Commissario per i Trasporti Valean e stessa cosa ha fatto l'AGCM il 28 maggio, per cui, indipendentemente da quanto affermato dalle compagnie aeree, i passeggeri hanno diritto di scegliere il rimborso in denaro dei costi del biglietto e sono i soli a poter decidere di rinunciarvi in cambio di un voucher.

Il consiglio di Volo in Ritardo: hai bisogno di aiuto per ottenere il rimborso in denaro? Nessun problema! Noi di Volo-in-Ritardo.it abbiamo 10 anni di esperienza nei rapporti con le compagnie aeree e non vediamo di aiutarti a ottenere il rimborso dalla compagnia aerea! Se ciò non dovesse accadere con la prima richiesta, porteremo la compagnia aerea in tribunale per ottenere i soldi che ti spettano! Il tutto a fronte di una commissione fissa del 25% che include tutte le spese legali e amministrative e che ti sarà richiesta solo in caso di successo.

DOMANDA DI RIMBORSO

Voucher vs risarcimento in denaro

Oltre al diritto al rimborso dei costi del biglietto, ai passeggeri spesso spetta un risarcimento. Questo è previsto dal Regolamento UE sui diritti dei passeggeri aerei e si applica ai voli cancellati o in ritardo di più di 3 ore. Questa compensazione può arrivare fino a 600 euro, a seconda della della distanza tra gli aeroporti di partenza e arrivo (approfondiremo questo punto più in basso).

A questo proposito, l'importo della compensazione è totalmente indipendente dal prezzo del volo! Se il tuo biglietto, per esempio, è stato particolarmente economico, l'importo del risarcimento può essere di molto superiore al prezzo pagato al momento dell'acquisto. Molte compagnie aeree non informano di questo diritto i passeggeri e offrono semplicemente dei buoni sconto. In alcuni casi, addirittura, compagnie aeree propongono al cliente un voucher il cui valore è inferiore all'importo del risarcimento previsto dalla legge. In queste situazioni, generalmente, il buono viene proposto in modo fuorviante, spiegando che si tratta di un gesto carino, per evitare che il passeggero ricordi come una brutta esperienza il disagio subito!

Il rischio di perdere il diritto al risarcimento

Come regola generale, consigliamo ai viaggiatori di non accettare i voucher. In questo caso, si perde il diritto legale al risarcimento. Ma attenzione: questo non vale per i buoni che ricevete in caso di ritardo per comprare cibo, bevande o per alloggiare in hotel una notte in attesa del prossimo volo. Per ritardi di 2 o più ore, le compagnie aeree sono tenute a offrire ai passeggeri assistenza. Spesso si tratta di buoni per i pasti in aeroporto. In tal caso possiamo sentirci liberi di accettare questi buoni e il diritto al risarcimento resterà valido.


Ma attenzione: è importante sapere che si ha diritto a un risarcimento solo se il motivo del ritardo o della cancellazione del volo è attribuibile anche alla compagnia aerea. Il maltempo, ad esempio, è considerato una circostanza eccezionale e non è un motivo valido per chiedere un risarcimento. Resta comunque il diritto al rimborso delle spese extra sostenute prima di giungere a destinazione.

Quanto mi spetta come risarcimento?

I passeggeri che decidono di non accettare una un voucher devono comunque presentare una richiesta di risarcimento, attraverso i canali (posta, email,...) decisi dalla compagnia aerea. L'importo della compensazione dipende invece dalla distanza tra gli aeroporti di partenza e di destinazione del viaggio.

Compensazioni/distanze

Maggiore è la distanza percorsa dal volo, maggiore la compensazione in denaro a cui si ha diritto. L'importo effettivo del risarcimento può andare dai 250 ai 600 euro a persona:

  • €250 p.p. per voli fino a 1.500 km inclusi
  • €400 p.p. tutti i voli all'interno dell'Unione Europea di oltre 1.500 km
  • €400 p.p. per tutti i voli al di fuori dell'Unione Europea tra i 1.500 e i 3.500 km
  • €600 p.p. per tutti gli altri voli*.

* Attenzione: in caso di volo superiore ai 3.500 km ritardo con ritardo tra le tre e le quattro ore, la compagnia aerea ha diritto di ridurre al 50% l'importo della compensazione in denaro.

Il diritto al risarcimento spetta a tutti i passeggeri di età superiore ai 2 anni in possesso di un regolare biglietto. Nel caso di ritardo inferiore alle 5 ore, a tutti i passeggeri presenti all'imbarco.

Volo-in-Ritardo è dalla tua parte

In caso di ritardo, cancellazione, overbooking, o se il programma del tuo volo è cambiato, hai diritto a una compensazione in denaro. A seconda della destinazione e della distanza del volo, è possibile richiedere fino a 600 euro a passeggero, indipendentemente dal prezzo di acquisto del biglietto. Le compagnie aeree sono spesso insistono nel sostenere che non si ha diritto ad un risarcimento. Non scoraggiarti: Volo-in-Ritardo aiuta i passeggeri a chiedere un risarcimento se qualcosa è andato storto. Ti sono capitati voli in ritardo, cancellati o episodi di overbooking negli ultimi 1 anni? Controlla qui sotto per scoprire se hai diritto a un risarcimento!

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